Il tuo benessere è prezioso

Riflessologia Olistica Plantare

Riflessologia Olistica Plantare
Il tuo benessere è prezioso, coltiva il tuo essereBene!

mercoledì 25 marzo 2015

Rac-contare!


Cosa raccontiamo...a chi raccontiamo...quando raccontiamo...quanto raccontiamo?

Le belle notizie non le raccontiamo tanto spesso e con tanta facilità (felicità).

Rac-contare di aerei crollati, dispersi in mare, guerre, rapine, accidenti ed incidenti
ci da un tono, ci fa apparire più importanti agli occhi degli altri.
Non ci accorgiamo di mettere in circolo energia sporca, sporcata, malfatta.

Proprio come sversare nel fiume accanto alle fabbriche, la benzina della nostra auto.

Meglio salire alla Fonte e buttare nel fiume le nostre mani, bere quell'acqua, nuotarci dentro.

Smettiamola di mettere in circolo racconti di morte, anche perchè sono favole.
La morte non esiste. Quella che noi chiamiamo "morte" è un passaggio, una tappa, una porta.

Parliamo piuttosto che sparlare, cantiamo piuttosto che decantare!
Lodiamo piuttosto che urlare, benediciamo piuttosto che maledire! 
Gioiamo piuttosto che annoiarci, sorridiamo piuttosto che deridere!

La bella notizia è nell'Aria, quella stessa che respiriamo ogni istante!

La bella notizia di oggi: raccontare le Meraviglie!!!

Grazie Yeshua!!!

venerdì 20 marzo 2015

Perdersi per ritrovarsi


Viaggiavo.
Ero da solo.
Non conoscevo la strada ma avevo il mio "fidato" navigatore,
che dal cruscotto "parlava"
....tra 100 metri...GI-RA-RE a DE-STRA.

Sguardo sull'asfalto per evitare le buche e
sguardo sul navigatore per eseguire le svolte giuste.

Sguardo sulle macchine che rallentavano davanti a me e
sguardo sulla stradina colorata su quel piccolo monitor, che cambiava forma e grandezza.

Percepivo solo che la strada si stesse addentrando in una zona boschiva.
Non c'era case, punti di riferimento.
Continuavo a guardare il navigatore, imprecando.
Continuavo a girare in tondo.

Il navigatore si ruppe. Batteria andata.

Mi ero perso. Senza destinazione a portata di mano.
Solo.

Lentamente cominciai a sentire il canto degli uccelli.
Lentamente cominciai a sentire l'odore dei campi.
Lentamente cominciai a sentire il fruscio delle foglie degli alberi.

Mi ero perso ma mi stavo ritrovando, stavo ritrovando me stesso, la mia anima, il mio antico Sentire.
Il mio respiro si mischiava con l'aria di quei boschi, la mia luce si fondeva con la luce di quel Sole.

Perso ma ritrovato. Felice di essermi perso. Perso ma preso, rapito da quei luoghi, reali, veri.

Navigatore andato. Io ritornato.

La bella notizia di oggi: perdersi per ritrovarsi.

Grazie Yeshua!!!


giovedì 19 marzo 2015

Un viaggio senza fine, ma con una meta!


Siamo partiti un giorno e non ci fermeremo Qui.

Abbiamo percorso chilometri, visto volti, asciugato lacrime e solcato onde.

Siamo partiti tanto tempo fa, non qui, e non aspetteremo ora.

Siamo in viaggio, un viaggio senza fine, ma con una meta.

Scegliamo la nostra meta, ora, senza aspettare che qualcuno lo faccia per noi.

Ad ognuno la sua scelta, ad ognuno la sua strada, verso la stessa Meta.

Non è tutto, non è mai abbastanza, ma noi siamo la strada trafficata di Amore.

ChiediamoGli uno strappo qualora rimanessimo senza carburante.

Proviamoci, attingiamo e fidiamoci.

La bella notizia di oggi: viaggiare verso la Meta! 

Grazie Yeshua !!!

martedì 17 marzo 2015

La (s)cultura della morte


"Stai attento, potresti farti male"
"Non correre"
"Truccati, non andrai conciata così a lavoro?"
"Cambiati pantaloni? Non vedi che non c'entrano nulla con il maglione?"
"Tieniti in forma, fai palestra no?!?"

"Non vai a trovare i nonni al cimitero?"
"Non mangiare troppo, mangia più frutta e verdura!"

Cosa accomuna tutte queste frasi? Apparentemente nulla o magari la premura e la grande generosità degli altri nei nostri confronti?
Cosa collega queste frasi comuni, che sentiamo rivolte a noi , che rivolgiamo noi ad altri?
Nulla o forse il desiderio di prendersi cura dell'altro?

Possiamo urinare, defecare o mangiare per qualcun altro? 
La risposta è ovviamente no.
Esattamente nella stessa misura non possiamo fare null'altro per qualcun altro se non ispirarlo

Siamo letteralmente bombardati dalla cultura della morte, che ci viene insegnata a scuola, nel parco giochi, indottrinata dai mezzi di comunicazione, in famiglia, con gli amici, a lavoro.

La morte esiste! Ecco l'anello di congiunzione

Andare al cimitero a trovare  i nonni, cercare di diventare qualcun altro, abbellirsi per compiacere, cambiare carattere per accontentare, estromettersi per dare spazio agli altri, cambiare dieta, abitudini, abiti per far tacere qualcun altro è come morire.

La scultura della morte è lì in mezzo alla piazza dei nostri cuori, una statua marcia, che non esiste, ma a che a noi piace credere che ci sia.
Tutti i nostri pensieri girano intorno a questa statua, e noi scegliamo che vadano vorticosamente in tondo, senza meta, senza scopo, senza strada.

Possiamo piantare un albero al posto della statua. Un albero vivo, con radici, che porti frutto, dove ripararci, un albero di Vita, reale, che respiri all'unisono con il nostro battito.

La morte non esiste!

Apparteniamo alla Vita! E tutto intorno a noi ce lo ricorda, alberi, fiumi, sorrisi, lacrime, stelle, nuvole, vento, sole, uccelli, canti, vagiti, grida in strada!

Noi siamo Vita!!!!

La bella notizia di oggi: lasciamo che la scultura della morte scompaia, ritorni al nulla che è, lasciando modo alla Vita di scolpirci come il vero capolavoro che siamo!!!

Grazie Yeshua!!!

venerdì 13 marzo 2015

Sei libero! (ma come e quando dico io!)


Amore mio ti amo tantissimo!

Anche io ti amo....

Ma, mi chiedevo....dove sei stato ieri sera?

Ero al bar con amici a bere birra

Perchè non rispondevi al cellulare?!?

Perchè c'era musica dal vivo ed avevo il cellulare nel cappotto.
Come mai tutte queste domande?

No, niente eh, tranquillo, mi fido di te e tu sei libero


Quante volte abbiamo sentito questa conversazione, o interpretato come attori protagonisti?
Tu sei libero!
Non c'è menzogna più grande: la libertà non esiste e se proprio esistesse non è un altro essere umano a donarcela o permetterci di goderne.
La libertà è un'illusione, un'invenzione umana e quando viene abbinata all'amore diventa un veleno potentissimo.
L'Amore è liberante , non liberatorio. E' oltre la libertà, non ha bisogno della libertà.
Nessuno può impedirci di essere noi stessi, come anche nessuno può obbligarci ad essere noi stessi secondo il suo punto di vista.

Dio ha creato l'essere umano come essere prezioso, capace di scegliere il Bene, ma molto incline a non farlo; l'uomo ha creato questa parola per donarsi vigore, potenza, fascino.
"io sono libero di pensarla come voglio"
"io sono libero di fare ciò che voglio"

Se veramente amiamo, se realmente ci stanno a cuore e nel cuore altre persone, la libertà non ha spazio per attecchire e rinvigorirsi.

Tu sei prezioso! Tu sei una meraviglia! Tu sei!!! Punto.


La bella notizia di oggi: grazie per averci creato, voluto, desiderato, amato ogni istante della nostra esistenza eterna!!!

Grazie Yeshua!!!

martedì 3 marzo 2015

Solo-tu-dine


Essere in mezzo ad altre persone e sentirsi soli...

quante volte abbiamo sperimentato questa sensazione?

In tram, sul bus, nel traffico, in discoteca, al super mercato...

Lentamente questa sensazione sta diventando ossessione, abitudine, normalità.


Il nostro smartphone si sostituisce all'amico di turno se abbiamo bisogno di un idraulico per il nostro
lavandino che perde.
Il nostro smartphone si sostituisce al passante di turno se abbiamo bisogno di un'indicazione per raggiungere la nuova pizzeria da provare.
Il nostro smartphone si sostituisce al nostro partner se abbiamo voglia di piacere sessuale.
Il nostro smartphone si sostituisce al comunicare verbalmente le emozioni, raggiungendo gli altri senza filtro, senza controllare le loro risposte, le loro reazioni.

Il nostro smartphone non è noi,  nonostante assumiamo posizioni rannicchiate, ripiegate su noi stessi per guardare il suo piccolo schermo, dandoci l'esigenza di ritornare nel grembo materno.
Il nostro smartphone non è vivo, non parla, non respira, non pensa.
E' capace di controllarci, di seguirci, di influenzarci nella misura in cui noi lo permettiamo.

Uno smartphone è un semplice strumento, non è per sempre.

Noi siamo per sempre!!!

La bella notizia di oggi: usare gli strumenti e non essere usati da essi,

Grazie Yeshua!!!