Avevo 18 anni e dopo anni passati ad ascoltare house e musica pop,
compro una chitarra classica e comincio a strimpellare.
Non avevo internet, cellulare, connessione wi-fi.
Avevo amici in carne ed ossa.
E parlando al bar, un amico di 25 anni si avvicina e mi dice
"Ho saputo che hai comprato una chitarra classica...dai che ci troviamo
vieni a casa e facciamo una jam session"
Ricordo quel pomeriggio con piacere. Il millenote aperto,
il giradischi che andava e mandava su Neil Young,
i Rolling Stones, i Beatles, Bob Dylan. Ed io che cercavo di seguire
con le mie mani "ingessate" l'amico che seguiva con la chitarra
il giradischi.
Era raro che mi sentissi solo. Era rara la solitudine.
Avevo amici in carne ed ossa, con cui parlare e sentire il loro alito.
Giocavo con loro e sentivo l'odore del loro sudore,
vedevo il sangue delle loro ginocchia sbucciate.
Sentivo la forza delle loro spallate mentre mi involavo sulla fascia.
Quanti 18enni di oggi possono condividere questa esperienza?
La solitudine lascia il posto alla soli-tu-dine...
solo tu, solo tu parli con te stesso, solo tu riesci a capirti...
E ti ritrovi a sentire musica con l'i-pod...
e ti ritrovi a suonare con Garage Band
e ti ritrovi a giocare a calcio...con la playstation, con gli amici....on-line...
Spariscono gli odori,
svaniscono i suoni,
muoiono le urla nel campetto,
vanno via le note della chitarra suonata male,
vanno via i sorrisi e le corse a perdi fiato nei campi di grano...
rimani solo tu...
Ti basta? Ti basti?
Io rimango amante dei "miei" 18 anni.
Ed anche oggi corro, parlo, rido senza tecnologia.
Ci sono io, ci sei tu...ci siamo noi!
Grazie Yeshua!!!
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