Un uomo camminava solo per strada, apparentemente vagava senza meta.
Era da solo ed il suo passo era svelto e cadenzato.
Lungo la strada si affiancò una autovettura...il finestrino si abbassò...
Ciao!
Buon giorno!
Ha bisogno di un passaggio?
No perchè?
Niente. L'ho vista qui da sola per strada ed ho pensato di darle un passaggio.
Ma non sto chiedendo un passaggio (gli rispose sorridendo)
Beh, allora , anche se non me lo ha chiesto, io vorrei darglielo lo stesso!
Perchè?
Perchè, così risparmia una lunga camminata ed arriva prima a destinazione!
Chi ti dice che io non sia già arrivato a destinazione?
La mia destinazione è il camminare, e quando giungerò a destinazione,
quello sarà un'ulteriore partenza, un ulteriore inizio.
Ma potrebbe arrivarci prima se accetta il mio passaggio?
Perchè dovrei desiderare di arrivarci prima? E poi prima di chi? Prima di cosa?
Sono io a decidere come camminare, quanto camminare, quando camminare,
ringraziando per ogni molecola di ossigeno, di sangue e di energia che me lo permette.
Perchè farebbe meno fatica!
La fatica mi serve! Benedetta sia la fatica che mi fa sentire vivo e mi ricorda che ci sono,
che esisto, che sono creatura che co-crea.
Tutto del cammino è prezioso, la meta, la destinazione ed il come ci si arriva.
La partenza, ciò che è stato e che mai più tornerà.
Ciò che ci sarà, che non è ancora arrivato.
Ma più di tutto, il passo presente, il peso presente che attacca il piede all'asfalto.
L'istante. Il presente. Ora e qui.
.....(dopo qualche attimo di silenzio)...
Sicuro...?!?! Che non ha bisogno di un passaggio?
(sorridendo)
Sicuro che non ha bisogno di scendere dalla sua autovettura e provare a camminare?.......
La bella notizia di oggi è: camminare, rispettare i propri tempi, i propri ritmi, lasciando perdere la competizione, le scorciatoie, i passaggi fugaci e veloci. Qui ed ora.
Grazie Yeshua!!!
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